alimentazione
     essere
     ambiente



Endurance    
"Dal brigantaggio a me stesso": Opere di Michelangelo jr in una nuova Fort Alamo...      
di Giulia Tommasi   (01/09/2003)  

 
"Latitare è attitudine al cambiamento
sottrarsi ai tempi dei convenevoli è lo strappo violento delle incongruenze
il brigante non si preoccupa della solitudine, non più
le imboscate persuaderanno coloro che non accettano le differenze
dargli la caccia non serve, se braccato latiterà la vita
sebbene il giudizio sia stato espresso, la luce della luna sulla vallata renderà
ancor più chiare le sue idee e l'ululato lo confermerà a spazi più vasti dell'intima solitudine"
 

Resistenza mentale, fisica, artistica, che coincide con l'apertura di un luogo storico, un dazio milanese, crocevia di strade, traffici più o meno leciti, persone. Una postazione istituzionale, nata per essere in vista, accesso obbligato per chi si inoltra nella città e nei suoi mercati, diventa una dimora dove continuare a resistere, una barricata aperta dentro la quale può succedere di tutto ma pronta a difendersi dal cinismo economico che ha fatto soccombere il primo Trottoir.    

  Michelangelo jr ha costruito con le sue mani questo luogo insieme a fratelli di vita e di pensiero con un intento deciso e determinato a sopravvivere ai falsi progressi, alle dichiarazioni non mantenute, alla facciata ordinata e compromettente di certi rapporti cosiddetti sociali.
Michelangelo jr ha sempre lavorato sulla propria sopravvivenza e sulla sopravvivenza sociale sperimentandola con materie esplosive quali il lievito, la non-immagine, il non-vedente,il lupo, il brigante,Michelangelo jr stesso.

La presenza di Michelangelo jr con le sue opere dà il colore, la consistenza, il gesto che avrà Fort Alamo, nella difesa della libertà di vivere il proprio sentire, in definitiva un voler restare al centro del fuoco senza ritirarsi, con la consapevolezza di voler resistere a qualsiasi incidente, dando la possibilità alle cose e agli eventi di transitare senza lasciarsi distruggere.
 

"L'altopiano più vasto si libera di me,
trascende dalle mie pur scarse abitudini.
"cacciato" dalla metafora sono lupo
tra i briganti e, brigante tra i lupi,
un passo dopo l'altro percorro
lunghezze che non percorrerete.
Esistono solo nella memoria di chi
Non è passato di qui"

Michelangelo jr in Sila


Gaetano Pesce. Il rumore del tempo
Fino al 18 aprile alla Triennale di Milano in mostra oltre 2000 pezzi tra oggetti, disegni, foto, testi per avvicinare lo spettatore a un mondo fatto di nuove forme, nuovi materiali e colori diversi capaci di creare oggetti uno diverso dall’altro. Il concetto del tempo come “dimensione privata” è il cardine della mostra insieme al concetto di caducità di ogni cosa. Una mostra che coinvolge lo spettatore. Orari: tutti i giorni 10.30-20.30. chiuso il lunedì. Info: www.triennale.it
Ci resta il nome
Fino al 13 marzo al Museo di Storia Contemporanea in via Sant’Andrea a Milano una mostra fotografica di Isabella Balena racconta i luoghi della memoria della II Guerra Mondiale in Italia. Le immagini raccontano cimiteri militari, zone di sbarco e di battaglia, comunità locali vittime di eccidi. Orari: 9.30-12, 14-17.30. Chiuso lunedì. Ingresso libero. Info: www.museidelcentro.mi.it
RENATO GUTTUSO opere della Fondazione Francesco Pellin
La più rilevante raccolta di opere pittoriche di Guttuso attualmente esistente per la prima volta in mostra a Milano alla Fondazione Mazzotta con 77 dipinti e 47 disegni realizzati tra il 1931 e il 1986. Orari: 10-19.30, martedì e giovedì 10-22.30. Chiusa il lunedì. Info: www.mazzotta.it
MARIO MERZ
Fino al 27 marzo a Torino, una duplice mostra che celebra cinquant'anni di carriera del pitto-scultore, assemblatore-installatore, costruttore esistenziale e concettuale Mario Merz, alla Galleria civica d'Arte Moderna e Contemporane (info.0114429518) e al Museo d'arte Contemporanea Castello di Rivoli (info.0119565222).