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Amedeo Modigliani |
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Retrospettiva dedicata al grande maestro livornese Amedeo Modigliani, figura leggendaria del primo Novecento e protagonista di una vicenda umana ed artistica intensa e affascinante.
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di Sonia Tarantola |
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(19/03/2003) |
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Le quattro sezioni della mostra percorrono l'intero arco della breve e straordinaria attività di Modigliani, dal suo arrivo a Parigi nel 1906 alla tragica fine a soli 35 anni per tubercolosi polmonare.
Pittore e scultore italiano, Amedeo Modiglioni nasce nel 1884 a Livorno dove studia con un allievo di Fattori che gli fa conoscere l'opera di Cèzanne. Soggiorna a Firenze dove si iscrive alla Scuola Libera di Nudo dell'Accademia di Belle Arti per poi spostarsi a Venezia e stabilirsi a Parigi nel 1906. |
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Centro artistico per eccellenza, a Parigi Modigliani partecipa all'intensa vita culturale dell'epoca ricevendo tutti gli stimoli artistici necessari per sviluppare un suo stile personale: Picasso, Kisling, Apollinaire, Soutine, Utrillo, Detraine, Chagall e soprattutto Costantin Brancusi che gli fornisce preziosi consigli tecnici sulla scultura. E' di questo periodo lo studio della figura umana semplificata ispirata all'arte africana che Mogliani scopre e apprezza.
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Nel 1914 lo stretto legame con il giovane mercante d'arte Paul Guillaume persuade Modigliani a dedicarsi anima e corpo al disegno e alla pittura. Ritmo sempre più forsennato nel dipingere, dibattiti appassionati, storie di donne, alcool e droghe caratterizzano questo periodo della vita di questo grande artista che gli amici chiamavano Modì, una trasposizione dal francese, maledetto.
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Degna di nota è il rapporto intenso e appassionato con la bellissima artista ventenne Jeanne Hèburterne, ultima compagna di Modiglioni, giovane madre della sua unica figlia e artista lei stessa.
Non solo di natura amorosa, il rapporto tra i due è anche di carattere creativo, di affinità artistica e sensibilità emotiva..le pulsioni omicide di Jeanne a soli ventidue anni, la spingono a buttarsi dalla finestra della sua casa all'indomani della morte del compagno.
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Gaetano Pesce. Il rumore del tempo
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Fino al 18 aprile alla Triennale di Milano in mostra oltre 2000 pezzi tra oggetti, disegni, foto, testi per avvicinare lo spettatore a un mondo fatto di nuove forme, nuovi materiali e colori diversi capaci di creare oggetti uno diverso dall’altro. Il concetto del tempo come “dimensione privata” è il cardine della mostra insieme al concetto di caducità di ogni cosa. Una mostra che coinvolge lo spettatore. Orari: tutti i giorni 10.30-20.30. chiuso il lunedì. Info: www.triennale.it
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Ci resta il nome
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Fino al 13 marzo al Museo di Storia Contemporanea in via Sant’Andrea a Milano una mostra fotografica di Isabella Balena racconta i luoghi della memoria della II Guerra Mondiale in Italia. Le immagini raccontano cimiteri militari, zone di sbarco e di battaglia, comunità locali vittime di eccidi. Orari: 9.30-12, 14-17.30. Chiuso lunedì. Ingresso libero. Info: www.museidelcentro.mi.it
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RENATO GUTTUSO opere della Fondazione Francesco Pellin
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La più rilevante raccolta di opere pittoriche di Guttuso attualmente esistente per la prima volta in mostra a Milano alla Fondazione Mazzotta con 77 dipinti e 47 disegni realizzati tra il 1931 e il 1986. Orari: 10-19.30, martedì e giovedì 10-22.30. Chiusa il lunedì. Info: www.mazzotta.it
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MARIO MERZ
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Fino al 27 marzo a Torino, una duplice mostra che celebra cinquant'anni di carriera del pitto-scultore, assemblatore-installatore, costruttore esistenziale e concettuale Mario Merz, alla Galleria civica d'Arte Moderna e Contemporane (info.0114429518) e al Museo d'arte Contemporanea Castello di Rivoli (info.0119565222).
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