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Riciclando 2003    
Per riuscire a realizzare qualcosa di interessante con un materiale povero ci vuole più creatività che quando si ha a disposizione dei materiali che sono già belli di per sè stessi. L'Istituto europeo di design di Milano ci prova.      
di Rita Imwinkelried   (18/03/2003)  

Gli artisti sono stati i primi a scovare materiali senza nessun valore commerciale, a elaborarli e poi a proporrli in contesti nuovi. Azioni concettuali all'interno di una corrente artistica sviluppatasi negli anni 1970/80, con protagonisti nel mondo dell'arte tra i più conosciuti come Jannis Kounellis, Mario Merz o Joseph Beuys. Partivano dal concetto allora provocatorio che ogni cosa ha un valore, che anche l'oggetto apparentemente più marginale e povero ha una sua dignità in quanto esprime in qualche modo la vita e una sua funzione.

Come spesso succede, un pensiero sviluppato all'interno di una corrente artistica dopo un po' di tempo si espande e diventa una realtà più diffusa. Un esempio è l'Istituto europeo del design di Milano, dove gli studenti possono seguire un un corso di ricerca sperimentale sul fashion design. Lavorano con materiali riciclati e senza valore commerciale, spesso non legati al mondo della sartoria. I risultati si possono vedere nella mostra itinerante "Riciclando 2003" che inizia a Milano il 19 marzo. Sono esposti abiti e accessori realizzati con cotone, tende, carta, pneumatici, monete, cavi elettrici, vele da barca e altri materiali "poveri". Creare con questi materiali inusuali e alternativi significa per gli studenti dover attivare la propria fantasia e sensibilità verso ciò che non ha un valore commerciale e istituzionale. Sperimentare, ricercare, uscire dai percorsi convenzionali, tutto questo può portare a delle soluzioni sorprendenti e originali. Inoltre afferma il concetto messo al mondo dagli artisti, che non esiste niente che non abbia una sua importanza e che utilizzato nel modo giusto può diventare addiritura bello e significativo.

I circa 200 abiti e accessori e i 50 gioielli creati nell'ultimo corso sono in mostra a Milano dal 19 al 22 marzo allo spazio teatro Ied moda lab, via Pompeo Leoni 3, dalle 10 alle 18; a Bologna dal 2 al 6 aprile al Palazzo d'Accursio in Piazza Maggiore 6 dalle 10 alle 18.30; a Torino dal 7 al 17 maggio allo spazio espositivo "Cluster" in via Sant'Agostino 28 dalle 16 alle 22; a Roma dal 22 al 31 maggio al Bioparco in v.le del giardino zoologico 20 dalle 10 alle 18; a Padova dal 1 al 5 ottobre al Palazzo Antico Ghetto in via delle piazze 26 dalle 10 alle 18.

Gaetano Pesce. Il rumore del tempo
Fino al 18 aprile alla Triennale di Milano in mostra oltre 2000 pezzi tra oggetti, disegni, foto, testi per avvicinare lo spettatore a un mondo fatto di nuove forme, nuovi materiali e colori diversi capaci di creare oggetti uno diverso dall’altro. Il concetto del tempo come “dimensione privata” è il cardine della mostra insieme al concetto di caducità di ogni cosa. Una mostra che coinvolge lo spettatore. Orari: tutti i giorni 10.30-20.30. chiuso il lunedì. Info: www.triennale.it
Ci resta il nome
Fino al 13 marzo al Museo di Storia Contemporanea in via Sant’Andrea a Milano una mostra fotografica di Isabella Balena racconta i luoghi della memoria della II Guerra Mondiale in Italia. Le immagini raccontano cimiteri militari, zone di sbarco e di battaglia, comunità locali vittime di eccidi. Orari: 9.30-12, 14-17.30. Chiuso lunedì. Ingresso libero. Info: www.museidelcentro.mi.it
RENATO GUTTUSO opere della Fondazione Francesco Pellin
La più rilevante raccolta di opere pittoriche di Guttuso attualmente esistente per la prima volta in mostra a Milano alla Fondazione Mazzotta con 77 dipinti e 47 disegni realizzati tra il 1931 e il 1986. Orari: 10-19.30, martedì e giovedì 10-22.30. Chiusa il lunedì. Info: www.mazzotta.it
MARIO MERZ
Fino al 27 marzo a Torino, una duplice mostra che celebra cinquant'anni di carriera del pitto-scultore, assemblatore-installatore, costruttore esistenziale e concettuale Mario Merz, alla Galleria civica d'Arte Moderna e Contemporane (info.0114429518) e al Museo d'arte Contemporanea Castello di Rivoli (info.0119565222).