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Installazione "644". La Notte della Ragione
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Gru di carta installate e realizzate con la tecnica dell'origami per ricordare, in una notte, la sofferenza di una bambina colpita dalla guerra.. un progetto per riflettere sulla pace e riassunto nella frase di Goya:"Il sonno della ragione genera mostri". |
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di Sonia Tarantola |
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(19/02/2003) |
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In un luogo neutro al chiuso, l'installazione "644" è posizionata accanto a una proiezione: immagini che ripetutamente scorrono sullo schermo mostrando altre gru di carta incendiarsi.
Di seguito apparirà una scritta:
"i giapponesi ricordano con dolcezza la vicenda di una giovane fanciulla colpita dalle radiazioni della bomba atomica durante la seconda guerra mondiale. la bambina costretta nel suo letto di ospedale, cominciò a costruire con la carta che conteneva i medicinali un numero elevatissimo di gru, poiché l'animale era consideratosacro in quanto si credeva potesse vivere oltre mille anni; la piccola malata era instancabile nella speranza di poterne creare mille e di assicurarsi quindi la guarigione. Purtroppo morì, dopo aver realizzato 644 gru che da allora divennero per il Giappone un simbolo di pace".
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L'installazione è solo una piccola parte dell'iniziativa del Comune di Cesate per riflettere sulla pace, una notte per ragionare..la guerra come espressione della follia umana.
L'idea è quella di riaprire i luoghi della comunità, di tutta la collettività, ricreando spazi dove chiunque possa ascoltare o intervenire.
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Spazio libri, laboratori di pittura, banchetto di Emergency, proiezioni video, spazio incontri, spazio bimbi con animazioni e letture, più spazio nanna per i più piccini. E ancora collegamenti telefonici con Gino Strada da Khabul, Don Vitaliano, Diego Cugia. Il ballo liscio e la musica live della Banda degli Ottoni allieteranno ulteriormente la notte dedicata ai pensieri ma anche alle canzoni..un'occasione per discutere e confrontarsi per la pace.
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Gaetano Pesce. Il rumore del tempo
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Fino al 18 aprile alla Triennale di Milano in mostra oltre 2000 pezzi tra oggetti, disegni, foto, testi per avvicinare lo spettatore a un mondo fatto di nuove forme, nuovi materiali e colori diversi capaci di creare oggetti uno diverso dall’altro. Il concetto del tempo come “dimensione privata” è il cardine della mostra insieme al concetto di caducità di ogni cosa. Una mostra che coinvolge lo spettatore. Orari: tutti i giorni 10.30-20.30. chiuso il lunedì. Info: www.triennale.it
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Ci resta il nome
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Fino al 13 marzo al Museo di Storia Contemporanea in via Sant’Andrea a Milano una mostra fotografica di Isabella Balena racconta i luoghi della memoria della II Guerra Mondiale in Italia. Le immagini raccontano cimiteri militari, zone di sbarco e di battaglia, comunità locali vittime di eccidi. Orari: 9.30-12, 14-17.30. Chiuso lunedì. Ingresso libero. Info: www.museidelcentro.mi.it
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RENATO GUTTUSO opere della Fondazione Francesco Pellin
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La più rilevante raccolta di opere pittoriche di Guttuso attualmente esistente per la prima volta in mostra a Milano alla Fondazione Mazzotta con 77 dipinti e 47 disegni realizzati tra il 1931 e il 1986. Orari: 10-19.30, martedì e giovedì 10-22.30. Chiusa il lunedì. Info: www.mazzotta.it
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MARIO MERZ
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Fino al 27 marzo a Torino, una duplice mostra che celebra cinquant'anni di carriera del pitto-scultore, assemblatore-installatore, costruttore esistenziale e concettuale Mario Merz, alla Galleria civica d'Arte Moderna e Contemporane (info.0114429518) e al Museo d'arte Contemporanea Castello di Rivoli (info.0119565222).
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