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L'arte del gioco    
Iniziativa dal taglio inedito che ripercorre un tema così ricco di significati attraverso dipinti, sculture, installazioni, fotografie, video e videogiochi provenienti da alcune delle maggiori collezioni pubbliche e private.      
di Sonia Tarantola   (20/12/2002)  

  Tutta l'arte moderna è un gioco? Il primo a riconoscerlo è stato Immanuel Kant che nella Critica del giudizio ha spiegato come "l'arte abbia in comune con il gioco la libertà e il disinteresse". Il percorso espositivo di questa mostra dedicata al tema del gioco si sviluppa sui due piani del museo. Si parte dal futurismo, dadaismo, surrealismo fino a giungere all'interpretazione del gioco nell'arte contemporanea. Sono settanta gli artisti che affrontano il gioco in tutte le sue differenti sfaccettature a dimostrazione di come il tema non sia semplicemente uno strumento ma un sistema di pensiero in grado d'imporre una logica alternativa rispetto a quella tradizionale.
 

In ambito italiano Giacomo Balla progetta una camera dei bambini con i giocattoli, mentre Fortunato Depero presenta una serie di documenti, disegni e marionette. Bruno Munari e Fausto Melotti intendono il gioco come un aspetto essenziale della loro ricerca artistica ed è proprio a questo proposito che Munari afferma:" Il gioco o il giocattolo non devono essere conclusi e finiti perché così non permettono la partecipazione del fruitore". E ancora Melotti che a proposito delle sue cinque sculture afferma :"Nel divertimento delle parti, non "piani" correttamente giustapposti e palesi, ma piane che, giocando fra loro, danno vita a piani immaginari. Un gioco che, quando riesce, è poesia".
   

  Le avanguardie storiche sono ben rappresentate da Marcel Duchamp con la sua celebre opera Boite en valis insieme a Man Ray che interpreta a suo modo il gioco degli scacchi. Paul Klee, Renè Magritte, Yves Tanguy e Joan Mirò sono solo alcuni artisti che partecipano con alcune opere fino ad arrivare a tema del circo con Fernand Leger e Alexander Calder.
 

Straordinario dipinto sul tema dei giocattoli porta la firma di Alberto Savinio mentre il fratello Giorgio De Chirico si dedica ai temi del mito e della classicità. Non poteva mancare il Nouveau Réalisme con Mimmo Rotella, Niki de Saint Phalle, Daniel Spoerri,e Jean Tinguely. Una sala personale è dedicata ad Alighiero Boetti. Dipinti per l'infanzia sono quelli di Enrico Baj per arrivare ai lavori recenti di Maurizio Cattelan, Mario Ceroli. Tra i giovani artisti contemporanei troviamo l'artista svizzera Pipilotti Rist con un video.
   

Gaetano Pesce. Il rumore del tempo
Fino al 18 aprile alla Triennale di Milano in mostra oltre 2000 pezzi tra oggetti, disegni, foto, testi per avvicinare lo spettatore a un mondo fatto di nuove forme, nuovi materiali e colori diversi capaci di creare oggetti uno diverso dall’altro. Il concetto del tempo come “dimensione privata” è il cardine della mostra insieme al concetto di caducità di ogni cosa. Una mostra che coinvolge lo spettatore. Orari: tutti i giorni 10.30-20.30. chiuso il lunedì. Info: www.triennale.it
Ci resta il nome
Fino al 13 marzo al Museo di Storia Contemporanea in via Sant’Andrea a Milano una mostra fotografica di Isabella Balena racconta i luoghi della memoria della II Guerra Mondiale in Italia. Le immagini raccontano cimiteri militari, zone di sbarco e di battaglia, comunità locali vittime di eccidi. Orari: 9.30-12, 14-17.30. Chiuso lunedì. Ingresso libero. Info: www.museidelcentro.mi.it
RENATO GUTTUSO opere della Fondazione Francesco Pellin
La più rilevante raccolta di opere pittoriche di Guttuso attualmente esistente per la prima volta in mostra a Milano alla Fondazione Mazzotta con 77 dipinti e 47 disegni realizzati tra il 1931 e il 1986. Orari: 10-19.30, martedì e giovedì 10-22.30. Chiusa il lunedì. Info: www.mazzotta.it
MARIO MERZ
Fino al 27 marzo a Torino, una duplice mostra che celebra cinquant'anni di carriera del pitto-scultore, assemblatore-installatore, costruttore esistenziale e concettuale Mario Merz, alla Galleria civica d'Arte Moderna e Contemporane (info.0114429518) e al Museo d'arte Contemporanea Castello di Rivoli (info.0119565222).