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Alberto Giacometti e Max Ernst: surrealismo e oltre nella collezione Guggenheim
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Un percorso che unisce per la prima volta le opere di due maestri insieme a dipinti e sculture di altri protagonisti del movimento surrealista e dell'arte del Novecento: Dali', Picasso, Arp, Brauner, Masson, Matta, Moore, Tanguy. |
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di Sonia Tarantola |
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(13/12/2002) |
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Collezionista e gallerista, per Peggy Guggenheim l'arte non è un mondo che dischiude valori sacrali.
Lo spirituale di Peggy è quello dei surrealisti, che proponevano una liberazione della psiche attraverso un abbandono incondizionato alle pulsioni dell'inconscio. Non è solo una scelta personale quella che guida gli interesse di Peggy Guggenheim dal Surrealismo all'Action Painting. E' anche la sua storia: il matrimonio con Max Ernst, il rapporto con Jackson Pollock.
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La Fondazione Solomon R. Guggenheim opera attraverso due sedi: il Museo Solomon R. Guggenheim a New York e la Collezione Peggy Guggenheim a Venezia.
La Collezione Peggy Guggenheim si può vedere in due diversi contesti. Nel primo appare come il risultato autonomo della sua creatrice e rappresenta un aspetto dell'arte moderna in cui Cubismo, Astrattismo e Surrealismo, integrati dalla pittura del primo dopoguerra in America e in Europa, emergono come le correnti dominanti. La seconda prospettiva invita invece al raffronto con la collezione del Museo Solomon R. Guggenheim di New York. Vista sotto questa luce, la collezione di Peggy offre nuovi indirizzi, come il Surrealismo, poco rappresentato nell'istituzione di New York.
La Collezione Peggy Guggenheim, sebbene ben integrata nella struttura della Fondazione Guggenheim, costituisce pur sempre un'entità autonoma. Ciò è dovuto, almeno in parte, al fatto che la collezione è situata nella casa veneziana di Peggy; ma ancora di più al fatto che è stata formata da un unico collezionista e trasferita globalmente alla Fondazione Guggenheim.
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La collezione comprende più di trecento oggetti, un numero che, oltre che a capolavori incontestati, include una miscellanea di esempi di arte tribale e oggetti decorativi in vetro.
Peggy inaugura la sua prima galleria a Londra nel 1938. Nell'ottobre del 1942 apre la sua gelleria-museo a New York dove mette in mostra la sua collezione di opere cubiste, astratte e surrealiste, sostanzialmente la stessa collezione di oggi.
Si sposa con Max Ernst, tiene importanti mostre di artisti europei e americani allora sconosciuti come Jackson Pollock e Mark Rothko svolgendo un ruolo intermediario di importanza fondamentale per lo sviluppo dell'arte di questo periodo.
Nel 1947 decide di ritornare in Europa. A Venezia acquista il Palazzo Venier dei Leoni sul Canal Grande a Venezia dove vive e dove, a partire dal 1949, apre al pubblico la sua collezione di arte moderna che trova qui la sua dimora definitiva.
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La Fondazione Guggenheim diventa, alla morte di Peggy nel 1979, il custode permanente della collezione.
Migliaia di persone da tutto il mondo hanno visitato la Collezione Guggenheim dopo la morte della sua fondatrice.
Le pitture, le sculture e le opere su carta che ella aveva raccolto con tanta devozione nel corso di una vita dedicata all'arte sono la testimonianza visibile più importante della sua vita.
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Gaetano Pesce. Il rumore del tempo
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Fino al 18 aprile alla Triennale di Milano in mostra oltre 2000 pezzi tra oggetti, disegni, foto, testi per avvicinare lo spettatore a un mondo fatto di nuove forme, nuovi materiali e colori diversi capaci di creare oggetti uno diverso dall’altro. Il concetto del tempo come “dimensione privata” è il cardine della mostra insieme al concetto di caducità di ogni cosa. Una mostra che coinvolge lo spettatore. Orari: tutti i giorni 10.30-20.30. chiuso il lunedì. Info: www.triennale.it
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Ci resta il nome
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Fino al 13 marzo al Museo di Storia Contemporanea in via Sant’Andrea a Milano una mostra fotografica di Isabella Balena racconta i luoghi della memoria della II Guerra Mondiale in Italia. Le immagini raccontano cimiteri militari, zone di sbarco e di battaglia, comunità locali vittime di eccidi. Orari: 9.30-12, 14-17.30. Chiuso lunedì. Ingresso libero. Info: www.museidelcentro.mi.it
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RENATO GUTTUSO opere della Fondazione Francesco Pellin
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La più rilevante raccolta di opere pittoriche di Guttuso attualmente esistente per la prima volta in mostra a Milano alla Fondazione Mazzotta con 77 dipinti e 47 disegni realizzati tra il 1931 e il 1986. Orari: 10-19.30, martedì e giovedì 10-22.30. Chiusa il lunedì. Info: www.mazzotta.it
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MARIO MERZ
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Fino al 27 marzo a Torino, una duplice mostra che celebra cinquant'anni di carriera del pitto-scultore, assemblatore-installatore, costruttore esistenziale e concettuale Mario Merz, alla Galleria civica d'Arte Moderna e Contemporane (info.0114429518) e al Museo d'arte Contemporanea Castello di Rivoli (info.0119565222).
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